martedì 8 febbraio 2011

The Body Shop è ancora una marca da considerare Cruelty Free?

Questa è la domanda che ho posto alla gentilissima Simona, la PR con la quale mi rapporto, e la sua risposta è stata questa:


Ciao Marcy,

grazie per la tua mail e per le tue opinioni sui nostri prodotti.
Ti ringrazio anche per la domanda che ci hai posto. Rispondiamo in continuazione a questo quesito: ti riporto la risposta che abbiamo dato ai nostri fan della pagina facebook:

“Vogliamo utilizzare questo spazio per rispondere ad una domanda che ci ponete in continuazione, ovvero: ora che siete parte del Gruppo L'Oreal è vero che non siete più cruelty free?

Come ben saprete, The Body Shop è nato più di 30 anni fa con una sua peculiare e pionieristica visione del commercio. Per Anita Roddick (fondatrice di The Body Shop), il commercio era un mezzo attraverso cui si può fare molto per salvare l’ambiente, i diritti umani e quelli degli animali. L’anima di The Body Shop risiede dunque nei suoi cinque valori: senza di essi il nostro marchio non potrebbe esistere.

Il passaggio nel più ampio gruppo L’Oreal, NON ha in nessun modo intaccato i valori di The Body Shop. Al contrario di quanto si possa credere, il gruppo L’Oreal sta lavorando per rafforzare maggiormente e comunicare con più vigore la forza della nostra filosofia… unica nel suo genere. L’Oreal ha inoltre investito molto nella ricerca scientifica, che ha portato allo sviluppo di EpiSkin, pelle umana artificiale, su cui è possibile effettuare test cosmetici senza crudeltà.

Ci teniamo in particolare a ricordare che The Body Shop è stata una delle prime aziende cosmetiche a contrapporsi ai test sugli animali ed è anche grazie al suo impegno che si è arrivati a delle normative che hanno infine portato l’EU a proibire (già dal 2004) test di cosmetici finiti sugli animali e test di ingredienti nel 2009.

Ne sono una riprova i PREMI che continuano ad esserci conferiti dalle maggiori e rigorose associazioni nel mondo per i diritti umani, i diritti degli animali, l’ambiente.

Tra questi, desideriamo citare gli ultimi due premi ricevuti per l’impegno dimostrato nella salvaguardia degli animali.

- Premio Gold Star per l’impegno ‘Contro i test sugli animali’
Nel 2008 abbiamo controllato in ogni dettaglio le procedure che da sempre attuiamo Contro i test sugli Animali, per assicurarci di rispettare i rigidi standard del BUAV (autorevole ente mondiale contro la vivisezione degli animali). Abbiamo addirittura ricevuto una menzione speciale perchè il nostro lavoro è stato giudicato esemplare per il resto dell’industria cosmetica.

- Premio Good Business per l’impegno contro la crudeltà sugli animali
Nel 2008 abbiamo vinto il premio Good Business conferito dalla Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals (Società per la prevenzione della crudeltà sugli animali) nella categoria dell’industria cosmetica. Questo è il secondo premio assegnatoci dalla RSPCA e dimostra il nostro continuo impegno a favore degli animali.

Speriamo che la nostra risposta sia stata esauriente ed abbia soddisfatto il vostro interesse. Vi invitiamo a lasciare i vostri commenti.”

Per qualsiasi domanda o dubbio, non esitare a contattarmi di nuovo.
Sono a tua disposizione.




Sicuramente quelli del gruppo l'Oreal non saranno diventati dei santi ma credo si stiano facendo dei piccoli passi avanti e che la The Body Shop potrebbe essere per loro un esempio da seguire.
Quindi, per questo e gli altri motivi scritti sopra, non me la sento proprio di bollarla come marca da boicottare.
Voi cosa ne pensate al riguardo?

4 commenti:

  1. Estremamente interessante, ne sono contenta.
    Complimenti per la nuova grafica: è uno spettacolo ^^

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  2. Interessantissimo post!!!
    Grazie

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  3. Io non mi fido granché. L'Oreal è un'azienda su scala internazionale ed è risaputo che faccia test da sempre. Il fatto che un'azienda più piccola e con più impegni verso animali e ambiente sia stata assorbita da loro non significa né che L'Oreal si adeguerà alla loro filosofia, né che loro non debbano seguire quella di L'Oreal.
    Le lettere che vengono scritte per tranquillizzare i consumatori che spesso pongono questa domanda riportano solo... parole, purtroppo aggiungerei. Se io fossi la responsabile del rapporto con i clienti da parte di una data azienda e venissi pagata per scrivere questo o quello per tranquillizzare le persone, non ci impiegherei nulla a spendere due parole per pararmi il fondoschiena, tanto mi pagano per farlo. Altro paio di maniche è dire la verità...perciò io no, non mi fido e nel dubbio non compro :/
    Purtroppo sono una donna di marketing indurita e disincantata, so quante balle si dicono per far apparire roseo anche ciò che non lo è, magari non sempre è vero, ma come si fa a capire quando c'è verità e quando no? Forse solo col tempo...

    Quindi secondo me dobbiamo solo constatare in modo concreto cosa cambierà e se lo farà! Le parole restano parole se non supportate dai fatti :)
    Io la penso così almeno...

    Ciao Marcy!
    Giulia

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  4. Ciao Marcy!
    Io la penso come Giulia...il fine delle imprese, e delle multinazionali, è quello di fare profitti. Profitti senza avere un minimo di riguardo per i diritti dell'ambiente, degli animali e delle persone. Inutile che cercano di raccontare storie per convincere i consumatori. E purtroppo se un marchio viene acquistato da uno più grande i profitti andranno a quest'ultimo. E' brutto da dire ma se io ho un'impresa con dei principi e una multinazionale, che è risaputo non fa nulla di buono, mi propone l'acquisto del mio marchio e della mia azienda se veramente tengo a quei principi non accetto...in tutto questo però ci sono i soldi..e The Body Shop avrà fatto i suoi conti, com'è giusto che sia.
    Con questo ovviamente ognuno è libero di fare come crede, ci mancherebbe!
    Io ad esempio cerco di fare quello che posso, di boicottare e di diffondere il verbo sul mio blog!
    Ti ringrazio per aver voluto condividere quanto ti è stato risposto!
    Buona serata!
    Ciao!
    Giada

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